
Vita e morte
28 Agosto 2018
Dove stiamo correndo?
13 Ottobre 2018Un gesto consueto come quello di portare il cibo alla bocca può trasformare il nostro corpo ed i nostri sentimenti.
Cibo: quantità di un alimento preso su di sé (assumere) per mantenersi in vita.
Raramente penso al cibo in questo modo, più spesso mi faccio la domanda: “cosa ho voglia di mangiare?”
La necessità di mantenersi in vita è stata sostituita con un volere, desiderare, scegliere in base ad un emozione. Etimologicamente un emozione è qualcosa che trasporta fuori, smuove, scuote e noi la utilizziamo per assumere.
Quando mi assumo la responsabilità di ciò di cui mi cibo consapevolmente le emozioni non vengono sostituite dalla razionalità, cioè mangio questo perché mi fa bene e non perché ne ho voglia e mi piace, lo decido poiché il mio amato corpo vibra e produce energia ed è il mezzo più tecnologicamente avanzato che ho a disposizione per esperire su questo piano, lo custodisco, lo preservo affinché arrivi al massimo delle mie esperienze (qualsiasi esperienza decida di fare).
Come per gli abiti, scarpe, borse, gioielli, oggettistica per la casa, mobili, accessori, ecc…anche il cibo è stato sacrificato alla moda, nel senso che abbiamo rinunciato al suo significato più autentico per altrui bene e ne veniamo danneggiati. Come per abiti troppo stretti che bloccano la circolazione, scarpe con tacchi troppo alti che mettono a rischio la stabilità della camminata e la salute delle caviglie, mobili scomodi da utilizzare ma graziosi da osservare, ecc…
Ognuno di noi è differente, ha: esigenze, ritmi, desideri, pensieri, fisici, climi, altitudini, latitudini, ambienti, flora, fauna, batteri, ecc… Siamo diversi!!!!
Facciamocene una ragione, viviamo liberamente diversi!
Scegliamo il cibo che ci fa funzionare meglio perché i fatti lo dimostrano, non perché qualcun altro ne ha trovato giovamento.
Il libro che consiglio e perché
Questa primavera ho letto questo libro: Cibi che Ti cambiano la Vita
La parte del libro che ho trovato più interessante è la descrizione del vegetale, non l’aspetto vitaminico, minerale, chimico, nutrienti, ecc… che trovate in tanti libri e scritti più o meno scientifici e accurati. Nemmeno le ricette di cucina sono, secondo me, il punto forte, sebbene gradite. Non mi ha più di tanto colpita la filosofia dell’autore ma la sua comprensione e condivisione del supporto emotivo e dell’insegnamento spirituale che attribuisce ai vegetali descritti.
Dalla verdura, alla frutta, alle spezie e bacche ogni pianta ha una caratteristica esposta più o meno brevemente. In alcuni casi ne consiglia anche l’orario di assunzione perché sprigionino al meglio le loro caratteristiche.
Ad esempio il Ravanello offre supporto emotivo in caso di sensazione di “fallimento” e l’insegnamento spirituale è quello di saper scegliere il momento giusto per conversazioni e decisioni importanti.
Chi l’avrebbe mai detto? Lo consiglio per aprire la mente e osservare la verdura anche con occhi più saggi.
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Scopri il potere nascosto di frutta e verdura
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